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Arte Scienze

Le dimensioni contano?

Scale of The Universe 2 è una meravigliosa passeggiata tra le dimensioni dell’universo, dalle galassie alle particelle elementari passando per Marte, gli elefanti, la formica, il girasole, la muraglia cinese… tutto da esplorare e da oggi in italiano grazie all’impegno di traduttori volontari! Qui sotto vedete qualche immagine dell’opera di Cary Huang, che vi invito ad esplorare cliccando sul link e poi su “Italiano”. Non vi preoccupate se ci vorrà un minuto intero per il caricamento: ne vale la pena!

Godetevi questo viaggio cliccando qui

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Bufale Economia Energia Scienze

free energy

Un conoscente, entusiasta per aver scoperto la “free energy”, gira alla mailing list il link ad un video:

Facendo una ricerca su energie alternative, sono incappato in questo video. Vi prego tutti quanti, prendetevi 10 minuti e guardatelo NE VALE LA PENA http://youtu.be/BGPwgXG58rE
Io in giornata contatto già un mio amico voglio sviluppare qualcosa, costi quel che costi!

Ed io, che ritengo un dovere morale difendere la verità, intervengo così:
Credo sia mio dovere cercare di evitare che preziosi entusiasmi vengano frustrati e sudate risorse economiche finiscano nelle tasche di chi non le merita. Spero di non ferire la sensibilità di nessuno, ma di carattere preferisco evitare i giri di parole, perciò parlerò chiaramente come sono abituato.
Beh, cominciare con “censurato” squalifica già il resto del video, che in effetti per la sua inconsistenza non ha possibilità di ricevere apprezzamenti al di fuori di ambienti “complottisti”.
Gli impianti militari top secret sono talmente noti che sono visitabili. E le “teorie di Tesla” sono notissime e ampiamente utilizzate persino in ciascuno dei nostri cellulari, ma non contengono le formule per ricavare energia gratuita dal nulla. L’energia viene _sempre_ da qualche parte. E, come è prevedibile, tutti gli apparati mostrati come “generatori” basati sui magneti hanno bisogno di una fonte di energia. Mettono in movimento qualcosa e poi riconvertono l’energia cinetica in energia elettrica, che, misurata “allegramente” o con premeditata malizia, si può far sembrare maggiore di quella inserita. Ma la fisica non si inganna e la batteria si esaurisce comunque, anche se le si dice “sei carica!” “vai alla grande!”. E esaurita questa il “generatore” si ferma. Naturalmente i filmati su youtube questo non lo mostrano. Ironicamente sono proprio i video che dicono di contenere verità censurate a censurare e mistificare una parte della realtà.
Di personaggi che hanno “inventato l’auto ad acqua” ce ne sono stati tanti, ma nessuno riesce a farla funzionare. Perché? Perché l’acqua è come la cenere ed il fumo: il risultato di una combustione: la combustione dell’idrogeno. Per trarne energia bisogna separare prima idrogeno ed ossigeno. Il problema è che per separarli serve più energia di quella che si ricava. Vedi Idrolisi.
E’ come dire che rotolare un masso in cima al Summano costa più energia di quella che si può ricavare facendolo rotolare giù, che pompare l’acqua dal fondovalle ad un serbatoio in alto ci costa 100 di energia per poi produrre al massimo 85, se siamo particolarmente bravi. Probabilmente meno.
Non è diverso dal mito del moto perpetuo: là si pretendeva di mostrare qualcosa che continuasse a muoversi senza richiedere energia, qui si pretende di estrarre energia da qualcosa a cui non se ne fornisce.
Una “auto che va ad acqua” è un’assurdità termodinamica tanto quanto una stufa che funzioni trasformando la cenere (e il fumo) in legna per poi bruciarla. Un’auto (così come un generico motore) può benissimo funzionare ad idrogeno. Ma l’idrogeno deve essere prima estratto (dall’acqua o da idrocarburi come il metano) e questo è un costo energetico elevato e non aggirabile.
Gli unici che riescono a trarre vantaggio da questi miti sono quelli che vendono i kit per i motori magnetici o che raccolgono soldi dagli investitori per sviluppare macchinari rivoluzionari che non funzioneranno mai, come ad esempio l’E-Cat di Rossi, o che pubblicano libri sulle free energy.
Nessuno di loro è riuscito nemmeno a rendersi autonomo dalla fornitura Enel di casa… non è una sufficiente dimostrazione che quel che propongono non funziona? Eppure è così semplice…
Un amico interviene così:
hai già detto perfettamente tu quello che avrei risposto io.. E che qui parliamo di energia, pensa quando tutti parleranno di  bilderberg, massoneria, rockfeller e rotschild che causando volutamente la crisi economica ci vogliono schiavizzare TUTTI.
Il petrolio è giá di per sé energia gratis. E abbiamo distrutto il pianeta.
Per fortuna quella poca energia che avremo nel prossimo futuro dovremo meditare bene come spenderla, e questo, spero, ci renderà più intelligenti.. ( ma non ne sono molto sicuro).
Comunque con i complottisti io non so più che fare…
Beh, di cospirazioni ne parlano già in tanti. E ultimamente hanno trovato anche un megafono che ripete dal palco le paranoie complottiste. Il lato peggiore è che tutti questi discorsi su “siamo controllati, non siamo liberi, c’è un complotto”… rafforzano nelle persone l’idea di non poter far nulla, di non avere libertà di scelta e di non essere in fin dei conti responsabili della situazione. Col risultato che si lamentano e non fanno nulla per cambiare, tranne magari votare per il nuovo pifferaio magico.
Lamentarsi della forza delle multinazionali quando ogni giorno siamo noi consumatori a mantenerle scegliendo liberamente di comprare i loro prodotti è un’ipocrisia evidente. Dare la colpa delle nostre scelte alla pressione della pubblicità è come riconoscere “non sono capace di pensare, ho bisogno che la tv mi dica cosa fare”. Che al posto della tv ora ci sia la cosiddetta “controinformazione” che gira su internet è un semplice aggiornamento dei canali.
Non è mai indolore riconoscere i propri errori, quindi quello di trovare un capro espiatorio è un meccanismo psicologico molto radicato, studiato anche dagli antropologi. Ad esempio per l’Italia in fondo sappiamo tutti che i problemi sono stati creati da milioni di evasori fiscali, milioni di pensionati troppo giovani, centinaia di migliaia di baby pensionati, forse altrettanti falsi invalidi con parecchie migliaia di medici compiacenti, tantissimi dipendenti pubblici assenteisti, funzionari corrotti e imprenditori che stavano al gioco o che il gioco lo alimentavano e dai politici eletti da tutti che promettevano a tutti, spendevano soldi pubblici e lasciavano il debito sulle spalle della generazione successiva. Sono talmente tanti quelli che hanno sottratto risorse alla collettività che tra questi abbiamo tutti un conoscente, un amico o un parente. E ci da un gran fastidio ammetterlo. Per questo i discorsi demagogici “tutta colpa dei politici” hanno tanto successo: individuare un nemico che non è tra i nostri amici ci fa sentire subito dalla parte della ragione, “perché in fondo io ho rubato poco”, oppure “la legge me lo permetteva” o ancora “ma io ho evaso per necessità, sennò non avrei potuto neanche fare le ferie a Sharm e avrei dovuto comprare vestiti non di marca”.
Prendersi le proprie responsabilità e decidere di far parte del cambiamento con una serie di piccole fatiche quotidiane è faticoso. Per questo in tanti preferiscono credere alla favola del pifferaio magico:
  • ci sono i cattivi
  • c’è una pozione magica (nel caso è la free energy, nascosta nel castello dei cattivi)
  • puoi diventare un eroe con una singola azione e poca fatica, per poi vivere di rendita
E’ una bella favola e a tutti piacciono le favole a lieto fine.

Il petrolio é giá di per sé energia gratis. E abbiamo distrutto il pianeta.
Per fortuna quella poca energia che avremo nel prossimo futuro dovremo meditare bene come spenderla, e questo, spero, ci renderà più intelligenti.. ( ma non ne sono molto sicuro).
Da quel che vedo credo che la necessità aguzzerà l’ingegno, ma credo che come umanità in generale la penuria ci renderà prima di tutto più cattivi ed egoisti e che la lotta per le risorse si inasprirà. Mi pare che siano tanti a preferire che il figlio del vicino parta per la guerra piuttosto di soffrire il caldo col condizionatore spento. O che i disoccupati vadano a rubare il pane nei supermercati piuttosto di dover pagare cento euro di imu sulla propria casa.
La solidarietà pare che funzioni solo in ambiti ristretti.
Prima di dire addio alle comodità credo che i popoli saranno disposti a chiudere un occhio o anche due sulle ricadute ambientali e a bruciare i combustibili più sporchi pur di tirare avanti.
Già ora in contrada vengono a rubarci gli ortaggi dall’orto, quindi in caso di rapido declino delle disponibilità energetiche (e quindi dell’economia e delle disponibilità alimentari) temo che l’ordine pubblico sarà un ricordo.

Comunque con i complottisti io non so più che fare…

Eh, certo! Se cerchi di farli ragionare fuori dalla favola e mostrargli il mondo reale ti dicono che anche tu fai parte del complotto… l’unico mezzo è la prevenzione: sviluppare lo spirito critico delle persone, così che di fronte ad affermazioni tra loro in contrasto ed in contrasto con la realtà siano in grado di rilevare l’assenza di coerenza interna ed esterna. Bisognerebbe partire dalle scuole medie o almeno dalle superiori.

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Scienze

metodi sostitutivi e complessità emergente

C’è una continua polemica sull’utilizzo di animali per la sperimentazione di farmaci (quella di cosmetici in Europa non si pratica più) e oltre alle posizioni contrarie basate su scelte morali (che qualcuno ritiene di avere il diritto di imporre anche agli altri) ce ne sono alcune che cercano di aggrapparsi in modo più o meno sensato a motivazioni scientifiche. Tra queste c’è quella di chi sostiene che “ci sono metodi SOSTITUTIVI” dove “sostitutivi” implica che renderebbero inutili i test su animali e che “è solo questione di tempo e di convincere gli ignoranti ricercatori” perché prendano il sopravvento.
Magari! 
Il problema che sta alla base è la complessità. Non parlo di “complicazione”, ma di complessità emergente (vedi Wikipedia) .
I sistemi complessi, come una società o un organismo, non sono la semplice somma dei loro componenti e non si comportano in modi prevedibili. Mostrano anzi delle caratteristiche e dei comportamenti nuovi di cui i componenti non mostravano alcun indizio prima di essere messi insieme. 
Un esempio semplice? Un sistema di due soli elementi: l’acqua. E’ composta da idrogeno ed ossigeno, entrambi gas a temperatura ambiente, entrambi comprimibili, uno combustibile, l’altro comburente, peso specifico bassissimo. Che cosa possiamo dedurre sull’acqua studiando separatamente i componenti? 
Ben poco, a parte il peso della molecola. Perché gli elementi tra loro si relazionano in modo non lineare e non conoscibile a priori. Non c’è un “libro del Mondo” in cui andare a controllare le formule che dobbiamo ancora scoprire.
Lo stesso accade per la società, per gli organismi e anche per oggetti inanimati come dei computer. Gli organismi sono molto di più della somma degli organi, come d’altra parte sanno bene i medici che hanno un approccio olistico. Gli organi interagiscono uno con l’altro, non vanno ognuno per conto proprio come farebbero dei tessuti in vitro.
Non è quindi questione di tempo, né di metodo. E’ proprio impossibile per come è fatto il mondo. Altrimenti ci basterebbe studiare una cellula per sapere che forma avrà un albero. O come correrà un cavallo. O riusciremmo a predire l’evoluzione demografica mondiale studiando un solo africano, un solo americano, un solo asiatico e così via. 
Non si tratta di non avere sufficiente potenza di calcolo per fare le simulazioni, si tratta di non sapere a priori quali equazioni metterci dentro. Tra parentesi, una volta note tutte le regole potremmo anche simulare ogni processo biochimico di nostro interesse, ma proprio perché conosciamo tutte le regole non avremmo più bisogno di fare sperimentazione, giacché non avremmo più nulla da scoprire.
La complessità emergente è quindi il motivo profondo per cui i “metodi sostitutivi” non potranno mai sostituire i test su organismi completi. A meno che non arrivi un genio a sovvertire tutto ciò che sappiamo di come funziona il mondo. Tutto, non solo la biologia.

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Buonumore Scienze

Il culo di un cavallo?

Avete mai letto la storia dello scartamento tra i binari ferroviari?

LO SHUTTLE È A MISURA DI CULO DI CAVALLO

Lo scartamento standard degli Stati Uniti (distanza tra le due rotaie) è di 4 piedi e 8,5 pollici (1435 mm circa). A prima vista questa misura sembra alquanto strana. Perché è stata scelta?

Perché questa era la misura utilizzata in Inghilterra, e perché le ferrovie americane sono state costruite da progettisti inglesi. Ma perché gli Inglesi le costruivano in questo modo?

Perché le prime ferrovie furono costruite dalle stesse persone che, prima dell’avvento delle strade ferrate, costruivano le linee tranviarie usando lo stesso scartamento. Ma perché i costruttori inglesi usavano questo scartamento?

Perché quelli che costruivano le carrozze dei tram utilizzavano gli stessi componenti e gli stessi strumenti che venivano usati dai costruttori di carrozze stradali, e quindi gli assi avevano la stessa larghezza e lo stesso scartamento. Ma allora perché le carrozze utilizzavano questa curiosa misura per la larghezza dell’asse?

Perché, se avessero usato un’altra distanza, le ruote delle carrozze si sarebbero spezzate percorrendo alcune vecchie e consunte strade inglesi, in quanto questa era la misura dei solchi scavati dalle ruote sul fondo stradale. Ma chi aveva provocato questi solchi sulle vecchie strade dell’Inghilterra?

Le prime strade di collegamento costruite in Europa (e Inghilterra) furono quelle costruite dall’Impero Romano per le proprie legioni. Prima di allora non vi erano strade che percorrevano lunghe distanze. E i solchi sulle strade?

I carri da guerra romani produssero i primi solchi sulle strade, solchi a cui poi tutti gli altri veicoli dovettero adeguarsi per evitare di rompere le ruote. Essendo i carri da guerra costruiti tutti per conto dell’esercito dell’Impero Romano, essi avevano tutti la stessa distanza tra le ruote.

In conclusione: lo scartamento standard di 4 piedi e 8,5 pollici deriva dalle specifiche originarie dei carri da guerra dell’Impero Romano.

Quindi, la prossima volta che ti capitano in mano delle specifiche tecniche e ti stupisci per il fatto che le misure sembrano stabilite per il culo di un cavallo, magari poi ti accorgerai di aver fatto la giusta congettura. Visto che i carri da guerra furono costruiti proprio con le misure necessarie a contenere i sederi di due cavalli da guerra, con questo abbiamo risposto anche alla domanda originale.

Ed ora un’utile estensione a questi discorsi. Quando si vede uno Space Shuttle nelle sua rampa di lancio, si notano i due booster attaccati al serbatoio principale. Questi due propulsori sono due razzi a combustibile solido o SRB. Gli SRB sono stati cotruiti dalla Thiokol nei propri stabilimenti situati in Utah. Gli ingegneri che li hanno progettati avrebbero voluto farli un po’ più grossi, ma gli SRB dovevano essere trasportati IN TRENO dalla fabbrica alla rampa di lancio; visto che la linea ferroviaria che collega lo Utah alla base di lancio attraversa nel suo percorso alcune gallerie, i razzi dovevano essere costruiti in modo da passarci dentro. I tunnel ferroviari sono poco più larghi di una carrozza ferroviaria, e come abbiamo saputo le carrozze ferroviarie sono poco più larghe di una coppia di cavalli.

Ne consegue che la misura standard utilizzata nel più avanzato mezzo di trasporto progettato in questo secolo è stata determinata oltre due millenni or sono prendendo a modello due culi di cavallo! 

 

Ecco, ora che avete letto la leggenda, siete pronti per la vera storia, che non è da meno:

http://www.laputa.it/1435-mm-la-vera-storia-dello-scartamento-standard/ 

 

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Economia Energia Scienze

Alberi di Natale ecologici: in plastica??

L’attenzione all’ecologia sta crescendo, e meno male, ma nonostante l’attenzione elevata resta spesso una certa superficialità nelle valutazioni che porta a definire “ecologico” ciò che difficilmente può esserlo.
Parliamo dell’abete natalizio, l’albero di Natale o albero dell’anno nuovo come viene chiamato nelle zone del mondo in cui il cristianesimo non ha preso il sopravvento. Oggi  l’espressione “albero di Natale ecologico” viene finalmente messa in discussione e direi che era ora!
Per capire quali impatti abbia sull’ambiente vediamo qual è il percorso di un albero “ecologico”: partiamo dai suoi componenti.

In gran parte (aghi e base) è composto da polimeri plastici derivati da petrolio, quindi la materia prima è estratta a migliaia di km di distanza, trasportata con petroliere ed oleodotti che hanno impatti notevoli sull’ambiente, lavorata in raffinerie che immettono nell’atmosfera ogni sorta di componenti volatili, trasformata in polimeri, poi colorata, stampata (base) oppure estrusa in pellicola (aghi), tagliata su misura ed applicata su uno scheletro metallico.
Ed il metallo da dove viene? Beh, dalla escavazione di una miniera che potrebbe essere anche a cielo aperto, dalla lavorazione del minerale, fusione e trafilatura: tutte operazioni estremamente energivore.
Ecologico, eh? Ma non è ancora finita: c’è pure il trasporto dalla fabbrica (tipicamente in Cina, Thailandia, Taiwan…) in camion fino al porto, poi in nave, quindi in camion fino al grossista italiano e poi sul furgone del negoziante…
Infine, in un momento più o meno vicino nel tempo, verrà bruciato in un inceneritore di rifiuti urbani producendo fumi e ceneri o verrà accumulato in una discarica. 

Come si possa definire ecologico è sempre stato un mistero per me.

Un abete vero invece, come tutti gli alberi, non ha bisogno di fabbriche, miniere e pozzi di petrolio. In comune con l’albero “ecologico” ha solo il percorso in furgone/camion dal grossista al negozio e forse neppure quello dato che molti dei vivai che vendono abeti li coltivano sul posto. Esiste anche una certificazione di origine che rassicura sulla sostenibilità dello sfruttamento forestale, ma come al solito ci sono molti produttori onesti anche non certificati.  Comunque l’abete è molto diffuso sui monti italiani e laddove viene piantato e coltivato per ottenerne legname da costruzione le piantagioni vengono regolarmente sfoltite per lasciar spazio alla crescita degli esemplari migliori, quindi le piante eliminate possono arrivare sul mercato come abeti natalizi con o senza radici.
Altri abeti senza radici derivano invece dal taglio degli alberi adulti: la punta o cimale non è interessante per l’industria del legno e gli aghi restano verdi abbastanza a lungo da servire egregiamente come albero di Natale.

Che farne poi?

Beh, se l’albero di plastica si mette da parte per l’anno successivo si può fare lo stesso anche per l’albero vero, purché abbia le radici ed abbiate un metro quadro di giardino o di terrazzo. Altrimenti potete eliminarlo scegliendo diverse strade: 
tagliare i rami e consegnarlo all’ecocentro dove verrà avviato a produrre compost insieme a sfalci, ramaglie e umido oppure lasciarlo seccare e poi, a pezzi, bruciarlo nel caminetto: il suo legno resinoso non è il massimo per la canna fumaria se si usa continuamente, ma una volta secco è eccellente per accendere il fuoco!
Una cosa da non fare, ma che potrebbe essere vista come “ecologica” è ripiantare l’albero nel bosco. Come spiega Brunori del Pefc Italia “Piantarli in boschi dove già è presente l’abete significa creare problemi di inquinamento genetico a prescindere, soprattutto se non conosciamo l’origine delle piante. Inserire l’abete in ambienti naturali dove invece non cresce spontaneamente crea una intrusione botanica che è negativa, per il paesaggio e l’ecosistema.”

Volete un’alternativa meno ingombrante? L’albero è un simbolo, quindi perché non crearlo con materiali riciclati come il cartone? http://thecardboardtree.com/ (non sto suggerendo di comprarlo: chi non ha qualche pezzo di cartone a portata di mano?)

 Decorarlo sarà un gioco!
Vuoi qualche suggerimento su come realizzare in casa dei decori? Ecco qua 

 Vuoi portarti a casa la punta di un pino tra quelli che taglierò quest’inverno? Scrivimi!

 

Aggiungo un’idea vista poco fa e molto economica (se non si devono comprare apposta i libri! 🙂 )

Albero di Natale realizzato con i libri
Una alternativa culturale

 

 

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E buon Natale! 

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Energia Scienze

Luce in bottiglia, che confusione!

Il settore dell’energia ed in particolare i progressi nelle tecnologie per il risparmio energetico sono spesso fonte di incomprensioni per i lettori e non solo: i mezzi di informazione fanno la loro parte nel confondere le idee ai lettori!  E’ solo colpa della scarsa importanza che si da alle scienze nella scuola italiana?
Questa notizia non fa eccezione: come potete verificare dai link e magari da una ricerca su google molti hanno frainteso il funzionamento di questo sistema.

bottiglie luminose

Di che si tratta? Di un buco circolare nel tetto da cui far entrare la luce.
In “edifici” come quelli delle favelas o degli slum non ci sono finestre semplicemente perché sono troppo costose e gli abitanti non possono permettersele. Di conseguenza l’interno è buio anche durante il giorno costringe a tenere accese delle lampadine con un peso notevole sulla bolletta. E nel frattempo fuori splende il sole!
Ecco quindi che basta forare il tetto in lamiera per far entrare luce sufficiente per cucinare, leggere o lavorare. Il lato negativo di questa semplice soluzione è che così come la luce entrano anche la pioggia ed il vento. Bisognerebbe tappare il foro con qualcosa di trasparente… come… una bottiglia di plastica!

L’invenzione consiste quindi nell’infilare una bottiglia di plastica in un foro circolare in cui resta incastrata e viene sigillata così da evitare l’ingresso delle intemperie. Ottimo!
A questo punto si sono scoperte alcuni problemi: l’aria all’interno della bottiglia si scalda e si raffredda e… cosa succede ad un gas che si scalda? Si espande! E quando si raffredda? Si contrae! Chiaramente dato che la bottiglia era chiusa l’aria non poteva aumentare liberamente di volume, ma la bottiglia non è rigidissima, quindi subiva un po’ di deformazione e questo non aiutava a mantenere l’impermeabilità. Inoltre la luce all’interno manteneva la direzione dei raggi del sole, quindi non illuminava uniformemente.

Il successivo miglioramento è stato quindi il riempimento con acqua: i liquidi infatti si espandono meno dei gas e quindi la bottiglia non si deforma più e poi a quelle latitudini le temperature non scendono mai sotto allo zero, quindi non c’è il problema che possa ghiacciarsi.
Inoltre l’acqua contribuisce a distribuire la luce uniformemente grazie alla diffrazione. Due problemi risolti in un colpo solo!

Si presentava però un altro problema: proprio a causa delle temperature elevate le alghe ed i microorganismi presenti nell’acqua proliferavano velocemente e la bottiglia diventava torbida lasciando passare meno luce. Stavolta la soluzione era chiara: bisognava aggiungere all’acqua qualcosa che non permetta la crescita delle alghe. Le alternative economiche sono ad esempio sale o candeggina e questo ha contribuito a mandare in confusione giornalisti e blogger che hanno parlato di “reazioni chimiche” e che hanno pensato che producessero luce anche dopo il calar del sole.

In qualche filmato vedrete che sopra ai tappi delle bottiglie viene infilata la scatoletta di un rullino fotografico o in altri casi viene spalmato del mastice. Perché? Perché la plastica non è tutta uguale: le bottiglie sono fatte di PET (PoliEtilene Tereftalato) che resiste alla luce del sole mentre i tappi, che per chiudere bene devono essere più morbidi, sono in Polipropilene che è molto più sensibile alla luce (in particolare ai raggi ultravioletti) e quindi viene protetto coprendolo.

 

Ed ecco qualche link: per uno che correttamente parla di luce del sole rifratta
http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/bottiglie-plastica-scarto-risorsa-illuminano-slum-nairobi_4986.html

ce ne sono almeno due che parlano di “reazione chimica”  http://forum.adunanza.net/threads/59113-Ecco-la-Luce-in-bottiglia

e purtroppo pare che questa sia la versione che circola di più sul web.
http://www.luca-mercatanti.com/2008/05/29/luce-in-bottiglia-senza-elettricita/

Il Corriere attribuisce l’invenzione ad un ingegnere del MIT http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_settembre_20/bottiglia-poveri-manila_dc8b3146-e36e-11e0-91c7-497ab41fbb63.shtml nonostante sia da decenni diffusa nei paesi poveri.

 

E da noi? Qualche entusiasta è riuscito ad affermare che si tratti di una innovazione capace di far risparmiare energia e denaro anche in Europa… Beh, ci sarebbe qualche problemino:
I nostri tetti normalmente non sono un semplice strato di lamiera
Le temperature scendono sotto lo zero
I nostri edifici sono in gran parte a più piani ed anche gli ultimi piani non sono generalmente mansardati
Inoltre… di solito abbiamo le finestre.

Ci sono però situazioni in cui portare all’interno la luce naturale può essere molto utile. In questi casi la versione occidentale ed adatta al nostro clima (e molto più costosa) sono i cosiddetti “solatube”: condotti in lamiera argentata che conducono la luce dall’esterno all’interno.

 

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Scienze Superstizione

Perché le bufale sono pericolose

Sull’argomento ho pensato spesso di scrivere qualcosa, ma per ora riporto un articolo completo e con molti riferimenti del dott. Domenico Pasquariello: Perché le bufale sono pericolose. Buona lettura!

Perché le bufale sono pericolose

Oggi le bufale sono dovunque, in TV, sui quotidiani, nelle riviste, nei libri, ma prosperano sopratutto su internet. Le bufale sono false informazioni spesso diffuse allo scopo di ingannare la gente, ed una percentuale rilevante delle persone ci casca con facilità perché la maggior parte della gente è credulona ed ignorante in moltissime materie, oltre ad essere incapaci di informarsi seriamente o di controllare una affermazione.
Iniziamo subito precisando quelli che sono gli aspetti comuni a tutte le bufale:
– Attraverso le leggende e le bufale gli uomini esprimono inconsapevolmente i propri pregiudizi, gli odi, le paure, le proprie forti emozioni.
– Se si vuole creare una bufala di successo bisogna far leva sui sentimenti, sui pregiudizi, sugli odi, le paure.
I ciarlatani sono a conoscenza di questi aspetti e li sfruttano per inventare falsità di ogni genere, ovviamente senza farsi alcuno scrupolo.

Internet gioca un ruolo fondamentale nella diffusione delle bufale: su internet CHIUNQUE può scrivere QUALSIASI cosa e spacciarla per vera, presentandola magari in un sito web dall’aspetto serio, che oggi anche un ragazzino sa realizzare.
La grande maggioranza delle persone ritiene attendibile o quantomeno probabile qualsiasi articolo che legge in siti internet, soltanto per l’oscuro ragionamento secondo cui “internet è un mezzo di informazione attendibile” e quindi quello che è pubblicato su di esso è degno di fede o quantomeno degno di mettere seri dubbi nella testa di una persona.
Non è così, la più grande delle verità è che internet è un mezzo di informazione non attendibile ed è il principale mezzo usato per diffondere bufale di ogni tipo, è il luogo dove i ciarlatani abbondano, magari presentandosi sotto false sembianze di esperti in materia, ed è sopratutto il luogo dove si trovano bufale anche estremamente elaborate che hanno richiesto notevoli sforzi per essere costruite.
Ad esempio, molti complotti si sono diffusi perché le persone hanno trovato articoli scritti dai complottisti che riportavano dati e fatti manipolati o totalmente falsi, ma hanno erroneamente giudicato attendibili questi articoli e quindi hanno evitato di verificare le informazioni fatte e di informarsi seriamente in materia.

Le bufale hanno una influenza significativa sulla nostra società e danneggiano gravemente le persone perché:

– creano ed alimentano odio ingiustificato verso determinate persone, aziende, gruppi di potere, nazioni;

– mirano a creare un nemico da combattere;

– creano ed alimentano paure verso pericoli inesistenti;

– mirano a creare seguaci verso delle falsità nello stesso modo in cui si creano i seguaci per le sette religiose;

– mirano a spostare la forza della religiosità della gente verso la bufala supportata;

– provocano malattie mentali nei soggetti più deboli che credono davvero nelle assurdità della bufala, arrivando a causare un distacco dalla realtà davvero pericoloso;

– provocano forti stati di paranoia;

– compromettono gravemente la fiducia delle persone nei confronti del mondo scientifico e dei veri esperti;

– diffamano chi diffonde la realtà delle cose e combatte le bufale;

– spesso hanno il fine di portare soldi nelle tasche di un ciarlatano attraverso vendita di prodotti come libri e DVD, attraverso donazioni e visualizzazioni di annunci pubblicitari, ed anche con convegni a pagamento, arrivando perfino a consultazioni private a pagamento;

– istigano ed educano alla creduloneria ed al non verificare le affermazioni;

– diffondono ignoranza che viene continuamente ripresa;

– possono ridicolizzare la materia a cui appartengono;

– ridicolizzano e discreditano chi le diffonde, compreso il mezzo usato;

– provocano annebbiamenti alla ragione;

– quando toccano il campo medico provocano danni anche gravissimi alla salute delle persone e promuovono spesso pericolosi ciarlatani;

– istigano ed educano a spiegare le cose usando la fantasia;

– allontano le persone dai problemi reali e spingono molta gente a spendere tanto tempo nel diffondere le bufale invece di impiegare questo tempo nel combattere o approfondire i problemi reali;

– danno notorietà e potere ai ciarlatani;

– hanno spinto ad ammazzare e ferire delle persone;

– la diffusione delle bufale è tale che vengono riprese spesso anche dalla Tv e dai giornali;

– perfino personaggi che ricoprono cariche importanti sono stati raggirati dalle bufale, anche politici e professionisti;

E, se non contrastate, le bufale si diffondono velocemente come un virus pericoloso!

Inoltre, quando le bufale diventano un argomento per un’interpellanza al ministero dell’ambiente da parte di un ex ministro ai lavori pubblici, nonché segretario di un partito, la questione cessa di essere materia di barzellette (stile il matto che si crede Napoleone), e assume i connotati dell’emergenza sanità mentale pubblica.
Volete che la vostra vita, e quella dei miei figli e dei miei parenti e amici, sia decisa da chi crede a delle bufale o a qualsiasi cosa detta dal primo imbecille che apre un blog su Internet e pensa di saperne di più di tutti i tecnici di settore?
Perché le bufale e l’antiscienza sono un cancro. Se non li contrasti, permeano la società (in particolare i giovani) e portano la gente a fare scelte scellerate. Vi sta bene che il vostro governo scelga sulla base della credenza nelle bufale? Lo sapete che sono state fatte in Parlamento oltre dodici interrogazioni di parlamentari che sostengono che una bufala sia un fenomeno reale?

Siete a conoscenza del fatto che vengono stampati e distribuiti volantini di propaganda su bufale che terrorizzano la gente? E che dire di persone plagiate da bufale che stanno iniziando a fare denunce in merito presso la procura della repubblica?

Lo sapete che Hitler e Stalin perseguitarono, torturano ed uccisero milioni di persone a causa di una bufala in cui credevano?

Siete a conoscenza del fatto che ci sono persone che vivono male perché credono nelle bufale? E lo sapete che ci sono persone che a causa delle bufale provano odio feroce, paura, angoscia, disgusto, infelicità?

E vogliamo parlare della wikipedia italiana che viene sottoposta all’azione continua di persone che vogliono modificare le sue informazioni per adeguarle alle bufale in cui credono?

Lo sapete che da quando ho un sito anti-bufala su ufo, misteri e complotti mi arrivano regolarmente e-mail da persone che a forza di credere nelle bufale hanno finito per soffrire visibilmente di malattie mentali?

Ci sarebbe anche da parlare lungamente di tutti quei casi, anche recenti, in cui delle persone che sono cascate in bufale apocalittiche hanno ucciso, ferito o tentato di farlo, anche ai loro cari o a se stessi

Tutto ciò avviene non solo nelle note comunità-sette di sostenitori di bufale (si pensi ai famosi forum e siti internet), ma anche in luoghi diversi.
Facciamo qualche esempio.

I forum di internet dove si parla di misteri  sono spesso pieni di persone con deliri allucinatori di ogni tipo, c’è gente che vive con delle psicosi pazzesche perché crede in cose inesistenti.
Tralasciando le persone suggestionate dal paranormale che per una minima cosa cadono in uno stato allucinatorio, sono interessanti le discussioni dove quelli che credono nei complotti bufala continuano a ripetere sempre le stesse cose nonostante incredibilmente ci siano molte persone disposte a spiegare e dimostrare perché non hanno ragione. Anzi questi complottisti ignorano volutamente le spiegazioni che ricevono, come se fossero ritardati mentali, e perdono ore ed ore a ripetere le stesse cose incuranti degli sbugiardamenti e dei giusti insulti/svergognamenti che ricevono pubblicamente.
E così vanno avanti per mesi, anni, quotidianamente, instancabilmente! Insomma sono persone che a causa delle bufale sono diventate pazzoidi!

Questo è un esempio di come la delirante bufala dei microchip mentali ha spinto o in qualche modo influenzato un italiano a compiere un inutile omicidio:
http://www.newnotizie.it/2011/06/18/uccide-nonna-fidanzata-chip-controllano-la-mia-mente

e

http://www.pallequadre.com/2011/06/complottista-massacra-anziana.html

Questo è uno dei tanti esempi di come la wikipedia italiana è continuamente manipolata dai seguaci delle bufale per adeguarle alle loro credenze:
http://complottismo.blogspot.com/2011/09/wikipedia-e-11-settembre-vituzzu.html

Qui abbiamo gente che si barrica in casa per via di una bufala su unno tsunami apocalittico:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=908

Italiani che comprano bunker perché sono cascati nella bufala del 2012:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=845

Le bufale apocalittiche hanno condizionato un ragazzo di New York al punto che ha compiuto una strage:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=816

In Toscana a causa di una bufala, un parroco ha perso la testa ed ha distrutto una chiesa:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=738

Le bufale mediche sul web, alcune da omicidio colposo:
http://www.medicitalia.it/minforma/Medicina-legale-e-delle-assicurazioni/957/Le-bufale-mediche-sul-web-alcune-da-omicidio-colposo

Qui c’è un intero sito internet che documenta e smonta tutte le pericolose bufale mediche che vengono continuamente diffuse:

http://medbunker.blogspot.com

Le sette religiose nate sulla bufala del 2012:
http://www.queryonline.it/2011/07/05/il-2012-e-le-sette-nel-rapporto-del-miviludes/

Spara al collega perché non credeva in una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=607

Possibili suicidi di massa per la bufala del 2012:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=525

Vedova americana lascia tutti i suoi avere a deliranti ciarlatani:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=441

Quando le bufale sulle medicine uccidono:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=274463

Ragazzina di 14 anni si impicca perché impaurita da una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=384

Ragazzo di 24 anni si perde nel bosco per cercare gli UFO sul monte Amiata:

http://photobuster.blogspot.com/2011/10/otma-non-troppo-ecco-perche-i-fufologi.html

Un insegnante parla dei danni provocati dalle bufale ai suoi studenti:
http://leonardo.blog.unita.it/i-miei-studenti-a-scuola-di-apocalisse-1.277926

Madre tenta di uccidere le figlie perché impaurita da una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=511

Qualche piccolissimo esempio di come le bufale stanno creando un incredibile antisemitismo in tutto il mondo:
http://puntodidomanda.altervista.org/l’antisemitismo-tra-complotti-ignoranza-e-paura/

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=100&id=41371

Interrogazione parlamentare sulla bufala del signoraggio:
http://www.giornalettismo.com/archives/127884/di-pietro-e-la-bufala-del-signoraggio

Interrogazioni parlamentari sulla bufala delle scie chimiche:
http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2008/10/606-quali-interrogazioni-parlamentari-o.html

e
http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2008/10/605-se-e-tutta-una-bufala-come-mai-ci.html

Non importa se sei uno studioso, un politico, un giornalista: una bufala può provocare gravi danni al tuo cervello, ecco perché esistono persone apparentemente rispettabili che sostengono con forza delle bufale ridicole, e continuano a farlo nonostante vengono svergognati ripetutamente…..e continuano perfino a prendersi sul serio.
È anche vero che chi continua a sostenere con forza delle bufale, come dimostrano i fatti, riesce ad ottenere un vasto seguito su internet, riesce ad ottenere anche l’attenzione dei media tradizionali, e perfino dei politici.

Sarà un caso che i dittatori pazzoidi la pensano esattamente come i complottisti?
Secondo noi no.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=41538

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=21&sez=120&id=40383

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=39824

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=36562

e
http://www.focusonisrael.org/2011/09/23/ahmadinejad-onu-olocausto-negazionismo/

E tra l’altro questi articoli provano cosa accade quando un capo di stato crede in note teorie cospirative inventate dai complottisti, ed è l’ennesima dimostrazione che le bufale sono pericolose.

Non bisogna dimenticare di come le bufale ispirarono Hitler e Stalin, provocando milioni di morti:

http://antisemitismo.altervista.org/complotto_ebraico4.htm

Ecco qui di seguito un elenco di casi recenti in cui i media considerati seri, come i quotidiani, si sono fatti soggiogare dalle bufale ed hanno prodotto una pericolosa disinformazione nazionale contro gli ebrei e contro Israele:

http://antisemitismo.altervista.org/media_ed_israele.htm

Ci sono innumerevoli esempi di trasmissioni televisive, Rai e Mediaset, che pur di fare ascolti hanno proposto bufale di ogni tipo, spesso divulgando falsità che danneggiano le conoscenze dei telespettatori oppure che possono far spaventare la gente, ecco qualche esempio:

http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=1153

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/2012-la-fiera-delle-scemenze-fa-vittime.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2010/09/voyager-e-gli-alberi-marziani.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2011/01/due-note-veloci-su-mistero.html

e

http://photobuster.blogspot.com/2011/09/comincia-mistero-tristero.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/03/voyager-blatera-di-complotti-lunari.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/2012-niente-fine-del-mondo-garantisce.html

e

http://www.giornalettismo.com/archives/65842/mistero-italia1-signoraggio-bufala/

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/11/apollo-20-missione-bufala.html

e

http://www.newfractals.net/giacobbo-i-fotoni-e-i-buchi-neri/

e

http://www.davidemaggio.it/archives/39723/cecchi-paone-contro-giacobbo-a-voyager-ha-diffuso-una-bufala-spaventosa-sul-2012-qualcuno-dovra-risponderne

e

http://www.youtube.com/watch?v=ZPzd5JvU39k

e

http://www.4shared.com/video/wgnmt-Lx/Striscia_la_Notizia_Mercoled_0.html

Lo stesso discorso vale anche per i telegiornali e per i quotidiani:

Le bufale sono talmente pericolose da soggiogare anche scienziati e premi nobel. Basti pensare al premio Nobel Dario Fo che supporta pubblicamente la bufala complottistica dell’11 settembre, come dimostrato in questo memorabile filmato di un documentario complottista:
http://www.youtube.com/watch?v=mhZ-jjYl64E

In cui incredibilmente afferma con forza l’assurdità che il buco al pentagono provocato dall’impatto è grande 5 metri. al fine di appoggiare la delirante e famosa tesi complottistica che il pentagono sia stato colpito da un missile e non da un aereo.
Tutto questo nonostante fin da subito furono pubblicamente disponibili le prove che il Pentagono fosse stato colpito proprio dall’aereo passeggeri dirottato dai terroristi. Tanto per citare qualche prova: ci sono diverse foto dello squarcio provocato dall’aereo che mostrano come sia enorme e quanto sia ridicola l’affermazione dei 5 metri, ci sono le foto dei resti dell’aereo e dei passeggeri sparsi intorno al luogo dell’impatto, ci sono i lampioni ai lati della grande strada che portava al Pentagono che furono decapitati dalle grandi ali dell’aereo che volava bassissimo, c’è perfino l’impronta del motore dell’aereo sopra la facciata del pentagono accompagnato ovviamente dai resti del motore poco distante, ed ovviamente ci sono tanti testimoni oculari che hanno visto l’aereo schiantarsi sul Pentagono.

Questo è un filmato molto chiaro di come i complottisti spingono le persone ad occuparsi dei problemi immaginari invece che di quelli reali:
http://www.youtube.com/watch?v=-wkTcnqA1R0

Ma qual è la situazione, ad esempio, del complottismo sull’11 settembre? Ebbene, è molto interessante, perché nonostante sia stato smontato mille volte, dopo 10 ANNI continua a riproporre le sue tesi deliranti.
Qui direte che non c’è nulla di strano, dato che questa è la caratteristica di tutti i falsi complotti e, più in generale, di tutte le bufale.
Il problema è che le bufale sono così pericolose da riuscire a sedurre anche i media e le fonti di informazione apparentemente seria, anche quelle pubbliche.
Facciamo qualche esempio di quello che accaduto nella sola prima metà di settembre 2011:

Il settimanale L’Espresso ha abbinato la rivista al DVD del film Zero, prodotto da Giulietto Chiesa e soci, che mette insieme una serie di affermazioni false o infondate e ricorre a espedienti cinematografici (un ridacchiante Dario Fo che mima un Boeing, cartoni animati che illustrano le fantomatiche difese antiaeree del Pentagono) nel tentativo di dare credibilità a teorie senza capo né coda.

La Storia Siamo Noi, programma di RAI Due condotto da Minoli, ha dedicato al medesimo argomento una puntata che ha sostanzialmente accreditato alcune tra le teorie complottiste più sconclusionate.
http://attivissimo.blogspot.com/2011/08/119-minoli-spalanca-le-porte-ai.html

Numerosi quotidiani hanno pubblicato articoli che mostrano di prendere in seria considerazione le medesime teorie, come il Manifesto, che in un articolo di Manlio Dinucci ha dato voce alle farneticazioni di Steven Jones, il professore di fisica colto più volte a mentire e a costruire prove false e che sostiene di aver dimostrato che Gesù Cristo visitò il Sud America.
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20110906/manip2pg/14/manip2pz/309466/

L’assalto ha interessato anche Wikipedia, dove un amministratore ha cancellato numerosi link che puntavano a siti di informazione anti-complottista (compreso questo blog) e ha messo in black-list (una specie di censura) i siti di Crono911 e di 11-settembre:

http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Attentati_dell%2711_settembre_2001#Crono911

Non sono mancati i soliti convegni dove si promuovono i complotti bufala, qualche volta con tanto di patrocinio di enti locali, come quello del comune di Vigevano:
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/09/07/news/convegno-sull-11-settembre-bocciato-dall-assessore-1.806716

Un noto avvocato italiano, ex giudice istruttore, sta preparando una denuncia al Tribunale internazionale penale dell’Aja per denunciare gli USA perché crede nelle bufale complottistiche sugli attentati dell’11 settembre:

http://affaritaliani.libero.it/roma/imposimato-denuncia-gl-usa-all-aja-sapevano-dell-11-settembre-10102011.html

Inoltre riporto dal GIORNALE del 13/09/2011, a pag. 12, la breve dal titolo “Minoli, l’11 Settembre e la crociata di Giovanardi”:
«Tesi deliranti»: così il sottosegretario alla Presidenza Carlo Giovanardi ha definito la ricostruzione dell’11 settembre resa durante il programma La storia siamo noi su RaiEducational. Per questo ha chiesto a Minoli e ai dirigenti Rai di riformulare il programma con un contraddittorio che smonti la tesi. La tragedia è stata rappresentata come una messa in scena: «Ho visto personalmente lo show e sono rimasto sbalordito- ha spiegato Giovanardi al Giornale – negano che un aereo si sia abbattuto sul Pentagono e insinuano che siano stati i governanti Usa a provocare il tutto per poter intervenire militarmente in Irak». Il sottosegretario ha chiesto alla Rai di rimediare al più presto con una puntata riparatrice.

E ci sarebbe da fare anche un’attenta riflessione sul comportamento dei complottisti e per la precisione dei “produttori” di complottismo, ossia di coloro che creano le teorie complottiste e producono film, libri, siti web, convegni, ricercando spasmodicamente visibilità su quello stesso “mainstream” che accusano di essere al soldo dei potenti e dei cospiratori.
Ai complottisti interessa solo la diffusione delle proprie teorie alla più larga fascia di pubblico possibile, evidentemente perché questo è il miglior sistema per commercializzare i propri prodotti o per diffondere le ideologie di riferimento.

Più in generale, il complottismo comporta molte problematiche inquietanti, non è formato solo da falliti che per sentirsi importanti agli occhi degli altri decidono di inventare o appoggiare delle storie attraenti.

Ad esempio, come sottolineato anche qui, una parte del complottismo si può spiegare così: i complottisti sono dei nullafacenti si chiedono perché devono lavorare e cercano ogni scusa possibile per guadagnare soldi da un manipolo di mentecatti e seguaci (con donazioni, pubblicità su siti internet, libri, DVD, gadget, ecc.).
I complotti sono nati spesso dalla mente malata di gente che non ha voglia di lavorare e sono stati assimilati da dei pazzi paranoici con manie di persecuzione e da menti deboli, uscite distrutte dal lavaggio del cervello del nullafacente di turno.
È come un brand, un business, una filiale lucrosa, un mercato di teorie deliranti che instillano la paranoia nelle persone rendendole schiave di una fiducia cieca nel loro guru che gli ha aperto gli occhi davanti l’inganno, e queste fiducia arriva a finanziare le “ricerche” del parassita.

Il problema è che questa multinazionale redditizia del complotto è basata sulla presa sulle menti deboli.
Questi soggetti spesso sono già paranoici di loro ma nella maggior parte dei casi accalappiano persone deboli, per ignoranza, propensione a credere a quello che si legge ecc, gli si fa il lavaggio del cervello e gli si spillano soldi.
Queste persone escono dalla propaganda complottista con una paranoia allo stato critico, e la paranoia porta a pensieri tutt’altro che civili e piacevoli.
Quando un complottista vi minaccia non lo fa perché è facile fare gli spacconi da dietro un monitor, ma lo fa perché è pazzo! Lo pensano veramente!

Se si considerano i complottisti degli sciacalli gli si fa un complimento!
Sono dei manipolatori di menti deboli, maestri nel creare persone frustrate e infelici che finiranno forse con fare del male a se stesso o a qualcun altro.
Instillano il germe della paranoia nei loro seguaci, li spingono ad agire con frasi infelici come “fermiamoli” e identificando un nemico da combattere, malvagio e sanguinario, da eliminare a tutti i costi pena la propria libertà

Adesso facciamo una domanda: complottista, sai che cosa stai facendo?
Ti rendi conto che i tuoi lettori stanno diventando paranoici?
Ti rendi conto che identificando persone innocenti come il nemico inciti questi paranoidi?
Ti rendi conto che i tuoi lettori vanno in giro a minacciare di morte quelli che identificate come nemici?
Ti rendi conto che le minacce di un paranoico sono un campanello d’allarme?
Ti rendi conto di che cosa stai facendo per un pò di notorietà o qualche spicciolo?

E ci sarebbe da fare discorsi simili per chi attraverso le bufale:

– cerca di promuovere cure mediche inutili o pericolose;

– cerca di convincere la gente a non utilizzare i vaccini;

– incita all’odio verso gli ebrei e verso Israele;

– tenta di sfruttare le tragedie;

– accusa ingiustamente intere categorie di onesti lavoratori o comunque persone innocenti;

– diffonde false informazioni storiche e scientifiche che danneggiano la cultura di chi ci crede;

– cerca di spaventare la gente con pericoli ed eventi catastrofici inesistenti;

– induce alla credulità ed al pericoloso pensiero medievale del “tutto è possibile”;

– ecc. ecc.

Insomma, dopo aver letto tutto quello scritto finora, siete ancora sicuri che le bufale non siano pericolose? E vi sembra normale che le istituzioni, gli enti scientifici e culturali non fanno assolutamente nulla per combattere le bufale?

CEIFAN
Centro di Indagine sui Fenomeni Anomali
diretto dal
dott. Pasquariello Domenico

http://ceifan.org

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Le meraviglie della natura

Alcune curiosità:

  • Se tu urlassi per 8 anni, 7 mesi e 6 giorni, produrresti abbastanza energia sonora per riscaldare una tazza di caffe’. (Non mi sembra che ne varrebbe la pena)
  • Se tu producessi costantemente flatulenze per 6 anni e 9 mesi, il gas risultante fornirebbe energia equivalente a quella di una bomba atomica. (Questo potrebbe avere piu’ senso)
  • L’orgasmo di un maiale dura 30 minuti. (Nella mia prossima vita voglio essere un maiale). (Come hanno fatto a scoprirlo, e PERCHE’?)
  • Per sbattere la tua testa contro un muro sono necessarie 150 calorie all’ora. (Non riesco a lasciar perdere quella cosa dei maiali) (A casa meglio di no. Forse al lavoro?)
  • Umani e delfini sono le uniche specie che fanno sesso per piacere. (E’ per questo che Flipper sorride sempre?) (E i maiali hanno orgasmi di mezz’ora? Non mi sembra giusto)
  • Chi usa la mano destra vive, in media, nove anni piu’ a lungo dei mancini. (Se sei ambidestro fai una media?)
  • Una formica puo’ sollevare 50 volte il suo peso, puo’ trascinare 30 volte il suo peso e cade sempre alla sua destra se intossicata. (Per aver bevuto una bottiglia di…?) (Ma i contribuenti pagano le tasse per sovvenzionare questo tipo di ricerche?)
  • Gli orsi polari sono mancini. (E chi lo sa? E chi se ne frega? E come lo hanno capito?)
  • Un pesce gatto ha piu’ di 27.000 papille gustative. (Ma cosa ci sara’ di così saporito sul fondo di uno stagno?)
  • Una pulce puo’ saltare una distanza pari a 350 volte la lunghezza del suo corpo. E’ come se un uomo potesse saltare da un capo all’altro di un campo di calcio. (30 minuti… ma ti rendi conto?? E perche’ proprio i maiali?)
  • Uno scarafaggio decapitato sopravvive nove giorni prima di morire. (Che schifo)
  • Il maschio della mantide religiosa non puo’ accoppiarsi finche’ la sua testa e’ attaccata al corpo. La femmina da’ inizio all’accoppiamento decapitando il maschio. (Tesoro, sono a casa. Che cosa…) (Beh, alla peggio i maiali possono prendersi una pausa…)
  • Alcuni leoni si accoppiano piu’ di 50 volte al giorno. (Nella mia prossima vita voglio comunque essere un maiale… qualita’, non quantita’)
  • Le farfalle sentono i sapori con i piedi. (Oh, cielo) (E’ anche peggio dei pesce gatti)
  • L’occhio dello struzzo e’ piu’ grande del suo cervello. (Conosco persone cosi’)
  • Le stelle marine non hanno cervello. (Conosco anche persone cosi’)
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Illusioni ottiche

Appassionati di illusioni ottiche?
Eccovi un po’ di immagini che il nostro cervello percepisce come se fossero in movimento, anche se chiaramente non lo sono:

Akiyoshi’s illusion pages

Buon divertimento!

Serpenti fermi o... in movimento

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L’inferno è endotermico o esotermico?

UNIVERSITA` DI GENOVA – CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA

Un professore di termodinamica ha assegnato un’esercitazione a casa agli studenti del suo corso di laurea. Il compito consisteva in una domanda: “L’inferno e` esotermico (libera calore) o endotermico (assorbe calore)? Sostenete la risposta con delle prove”. La maggior parte degli studenti ha cercato di dimostrare le proprie convinzioni citando la legge di Boyle (un gas si raffredda quando si espande e si riscalda quando viene compresso), o alcune sue varianti. Uno di loro, tuttavia, ha scritto quanto segue.
“Innanzitutto, dobbiamo sapere come cambia nel tempo la massa dell’inferno.
E quindi abbiamo bisogno di stabilire i tassi di entrata e uscita dall’inferno delle anime. Credo che possiamo tranquillamente assumere che, quando un’anima entra all’inferno, non è destinata a uscirne. Quindi, nessun’anima esce. Per quanto riguarda il numero di anime che fanno il loro ingresso all’inferno, prendiamo in considerazione le diverse religioni attualmente esistenti al mondo. Un numero significativo di esse sostiene che se non sei un membro di quella stessa religione andrai all’inferno. Siccome di queste religioni ce n’e` più di una, e visto che le persone abbracciano una sola fede per volta, possiamo dedurne che tutte le persone e tutte le anime finiscono all’inferno. Dunque, stanti gli attuali tassi di natalita` e mortalita` della popolazione mondiale, possiamo attenderci una crescita esponenziale del numero di anime presenti all’inferno. Ora rivolgiamo l’attenzione al tasso di espansione dell’inferno, poiche` la legge di Boyle afferma che, per mantenere stabile la temperatura e la pressione dentro l’inferno, il volume dello stesso deve crescere proporzionalmente all’ingresso delle anime.

Questo ci da` due possibilità:

1) se l’inferno si espande a una velocita` minore di quella dell’ingresso delle anime, allora temperature e pressione dell’inferno saranno destinate a crescere, fino a farlo esplodere;

2) naturalmente, se l’inferno si espande piu` velocemente del tasso d’ingresso delle anime, allora temperatura e pressione scenderanno fino a quando l’inferno non si congelera`.

Dunque, quale delle due è l’ipotesi corretta?
Se accettiamo il postulato comunicatomi dalla signorina Teresa Baghini durante il mio primo anno all’universita`, secondo il quale “fara` molto freddo all’inferno prima che io te la dia”, e considerando che ancora non ho avuto successo nel tentativo di avere una relazione sessuale con lei, allora l’ipotesi 2 non può essere vera. Quindi l’inferno e` esotermico”.

Lo studente ha preso l’unico 30. 🙂