il 22 novembre Il Fatto Quotidiano pubblicava un articolo dal titolo “Strozzati anche i benzinai low cost: il diesel raggiunge il prezzo della verde” http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/22/strozzati-anche-benzinai-cost-diesel-raggiunge-prezzo-della-verde/172348/
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Nell’articolo venivano citati Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori che avrebbe detto che il costo ai consumatori è di 12 miliardi al mese in più per ogni centesimo di aumento…
12 miliardi di euro sono una cifra molto grossa, ma non ci facciamo spaventare dagli zeri e proviamo a fare un calcolo: 12 miliardi/ 1 centesimo al litro = 1’200 miliardi di litri!
Cos’è, consumiamo 1’200 miliardi di litri al mese? Farebbero 14’400 miliardi di litri l’anno oppure 40 miliardi di litri al giorno,,, ci vorrebbero 200 superpetroliere da 200’000 tonnellate che ogni giorno entrino nei nostri porti… e 2 milioni di camion cisterna che tutti i giorni facciano la spola per i distributori, domeniche comprese… chiunque con un breve calcolo si rende conto dell’incongruenza, ma non il giornalista. E nemmeno le decine di blogger che hanno ripreso e ripubblicato l’articolo lo segnalano, nonostante poche righe sotto sia riportato un dato di 45 miliardi… Un po’ di coerenza sarebbe chiedere troppo?
Luca Panzavolta, amministratore delegato Conad avrebbe dichiarato che “le accise hanno pesato per un valore di 3160 miliardi di euro l’anno”… cioè più di tutto il prodotto interno lordo italiano?? 😀
Se lo Stato avesse a disposizione un tale introito il debito pubblico sarebbe azzerato in un lampo!
l’amministratore prosegue indicando “che ogni anno vengono erogati 45 miliardi di litri di carburante”… beh, questo significa che le accise sono 3160/45= 70 euro al litro!! Complimenti, sono riusciti a fare un’altra figura barbina!
Spero che si sia solo persa una virgola e che il valore delle accise a cui si riferiva Panzavolta fosse di 31,6 miliardi, che sarebbe compatibile con un peso di 70 centesimo al litro.
Il problema è che dei tanti lettori del Fatto e degli altri blog pochissimi hanno segnalato l’incongruenza delle cifre che è duplice: sono sia incongruenti tra di loro all’interno dell’articolo sia incongruenti con la realtà esterna.
Il problema è che internet è piena di blogger che copiano ed incollano gli articoli sui loro siti o su Facebook senza neanche accorgersi di cantonate così enormi!
Una parte della colpa la potremo anche dare allo scarso peso che hanno le materie scientifiche e la matematica all’interno dei programmi scolastici, ma il resto è certamente ascrivibile alla leggerezza con cui si inoltrano le catene di S. Antonio e si condividono notizie non verificate. Manca un filtro, una valutazione di verosimiglianza, di coerenza di ciò che si legge prima di ripeterlo. Colpa della religione che ci ha insegnato a non mettere in dubbio neanche le affermazioni più incredibili?
Mi ricorda il mio amico convinto che “al mondo ci sono sette donne per ogni uomo” 🙁