Categorie
Economia Energia Scienze

Alberi di Natale ecologici: in plastica??

L’attenzione all’ecologia sta crescendo, e meno male, ma nonostante l’attenzione elevata resta spesso una certa superficialità nelle valutazioni che porta a definire “ecologico” ciò che difficilmente può esserlo.
Parliamo dell’abete natalizio, l’albero di Natale o albero dell’anno nuovo come viene chiamato nelle zone del mondo in cui il cristianesimo non ha preso il sopravvento. Oggi  l’espressione “albero di Natale ecologico” viene finalmente messa in discussione e direi che era ora!
Per capire quali impatti abbia sull’ambiente vediamo qual è il percorso di un albero “ecologico”: partiamo dai suoi componenti.

In gran parte (aghi e base) è composto da polimeri plastici derivati da petrolio, quindi la materia prima è estratta a migliaia di km di distanza, trasportata con petroliere ed oleodotti che hanno impatti notevoli sull’ambiente, lavorata in raffinerie che immettono nell’atmosfera ogni sorta di componenti volatili, trasformata in polimeri, poi colorata, stampata (base) oppure estrusa in pellicola (aghi), tagliata su misura ed applicata su uno scheletro metallico.
Ed il metallo da dove viene? Beh, dalla escavazione di una miniera che potrebbe essere anche a cielo aperto, dalla lavorazione del minerale, fusione e trafilatura: tutte operazioni estremamente energivore.
Ecologico, eh? Ma non è ancora finita: c’è pure il trasporto dalla fabbrica (tipicamente in Cina, Thailandia, Taiwan…) in camion fino al porto, poi in nave, quindi in camion fino al grossista italiano e poi sul furgone del negoziante…
Infine, in un momento più o meno vicino nel tempo, verrà bruciato in un inceneritore di rifiuti urbani producendo fumi e ceneri o verrà accumulato in una discarica. 

Come si possa definire ecologico è sempre stato un mistero per me.

Un abete vero invece, come tutti gli alberi, non ha bisogno di fabbriche, miniere e pozzi di petrolio. In comune con l’albero “ecologico” ha solo il percorso in furgone/camion dal grossista al negozio e forse neppure quello dato che molti dei vivai che vendono abeti li coltivano sul posto. Esiste anche una certificazione di origine che rassicura sulla sostenibilità dello sfruttamento forestale, ma come al solito ci sono molti produttori onesti anche non certificati.  Comunque l’abete è molto diffuso sui monti italiani e laddove viene piantato e coltivato per ottenerne legname da costruzione le piantagioni vengono regolarmente sfoltite per lasciar spazio alla crescita degli esemplari migliori, quindi le piante eliminate possono arrivare sul mercato come abeti natalizi con o senza radici.
Altri abeti senza radici derivano invece dal taglio degli alberi adulti: la punta o cimale non è interessante per l’industria del legno e gli aghi restano verdi abbastanza a lungo da servire egregiamente come albero di Natale.

Che farne poi?

Beh, se l’albero di plastica si mette da parte per l’anno successivo si può fare lo stesso anche per l’albero vero, purché abbia le radici ed abbiate un metro quadro di giardino o di terrazzo. Altrimenti potete eliminarlo scegliendo diverse strade: 
tagliare i rami e consegnarlo all’ecocentro dove verrà avviato a produrre compost insieme a sfalci, ramaglie e umido oppure lasciarlo seccare e poi, a pezzi, bruciarlo nel caminetto: il suo legno resinoso non è il massimo per la canna fumaria se si usa continuamente, ma una volta secco è eccellente per accendere il fuoco!
Una cosa da non fare, ma che potrebbe essere vista come “ecologica” è ripiantare l’albero nel bosco. Come spiega Brunori del Pefc Italia “Piantarli in boschi dove già è presente l’abete significa creare problemi di inquinamento genetico a prescindere, soprattutto se non conosciamo l’origine delle piante. Inserire l’abete in ambienti naturali dove invece non cresce spontaneamente crea una intrusione botanica che è negativa, per il paesaggio e l’ecosistema.”

Volete un’alternativa meno ingombrante? L’albero è un simbolo, quindi perché non crearlo con materiali riciclati come il cartone? http://thecardboardtree.com/ (non sto suggerendo di comprarlo: chi non ha qualche pezzo di cartone a portata di mano?)

 Decorarlo sarà un gioco!
Vuoi qualche suggerimento su come realizzare in casa dei decori? Ecco qua 

 Vuoi portarti a casa la punta di un pino tra quelli che taglierò quest’inverno? Scrivimi!

 

Aggiungo un’idea vista poco fa e molto economica (se non si devono comprare apposta i libri! 🙂 )

Albero di Natale realizzato con i libri
Una alternativa culturale

 

 

Ti è piaciuto questo articolo?

Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook usando i pulsanti in alto a destra o semplicemente premi “+1” per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google. Grazie!

E buon Natale! 

Categorie
Buonumore Economia Informatica

Moran Cerf, l’informatico pagato per rapinare le banche

MORAN CERF, L’INFORMATICO PAGATO PER RAPINARE LE BANCHE

Un penetration tester, nonostante il nome allusivo, è in realtà un informatico pagato da un ente o da un’azienda per mettere alla prova i suoi sistemi di sicurezza tentando di superarli come farebbe un criminale. Moran Cerf è stato per alcuni anni uno di questi penetration tester e ne ha combinate di cotte e di crude. Una delle sue avventure, in particolare, è diventata famosa in Rete grazie a un video nel quale racconta freneticamente la volta che rapinò una banca con il consenso della banca stessa. Ma non via Internet: andando in banca al grido di “Questa è una rapina!”.

Una decina d’anni fa Cerf si guadagnava da vivere, insieme a due assistenti, rubando dalle banche israeliane via Internet da mille a diecimila dollari ogni settimana. Quando glielo chiedevano, violava i loro sistemi e poi restituiva il maltolto e spiegava all’istituto committente come aveva fatto e come si poteva evitare che i ladri veri facessero altrettanto. Ma in un caso le cose andarono un po’ diversamente.

Andiamo indietro nel tempo, fino a settembre del 2000. In quel periodo, Cerf e colleghi riescono a violare informaticamente una piccola banca ben prima della scadenza dell’incarico. Avendo così un po’ di tempo libero, Tami, la sua collega, nota che il contratto include anche la possibilità di usare mezzi fisici, e così propone a Cerf di fare una vera rapina alla banca in questione.

Tami, racconta Cerf, ha appena lasciato il suo partner ed è un po’ instabile e non riesce a togliersi di testa l’idea. Non capita tutti i giorni di trovarsi nella posizione di poter rapinare una banca e di poter dire “tranquilli, me l’ha chiesto la banca” se le cose vanno storte. Lei lo prega e lo supplica, e alla fine Cerf acconsente.

Pianificano il colpo: la banca è piccola e c’è una sola cassiera. Basta andare quando non ci sono clienti e non ci saranno complicazioni. Prenderanno una cassetta di sicurezza specifica e più tardi la restituiranno. Ma la rapina non va come previsto.

Tami annuncia il classico “Questa è una rapina!”. Indietro non si torna. Uno deI “rapinatori” chiede alla giovanissima cassiera di portarlo a prendere la cassetta di sicurezza concordata, intanto che i colleghi scattano foto per documentare eventuali altre falle di sicurezza della banca, come per esempio Post-It con password bene in vista. La cassiera non si scompone e li asseconda.

Cerf, che fino a questo punto si è finto cliente, non ha nulla da fare, così aiuta il collega facendogli da scaletta per permettergli di scattare le foto. La cassiera torna con la cassetta ed è molto confusa quando vede un cliente (o quello che lei pensa sia un cliente) aiutare un rapinatore a fare foto. La cassetta di sicurezza viene aperta e nascono i problemi: contiene gioielli di altissimo valore, per cui non la possono portare via perché supera il limite concordato con la banca per il test di sicurezza.

I “rapinatori” cominciano a litigare sul da farsi e la cassiera comincia a ridere. Uno dei colleghi di Cerf, un diciassettenne, attacca bottone con la cassiera e comincia a darle il suo numero di telefono. Cerf gli fa notare che mettersi i passamontagna e poi dare alla cassiera il proprio numero di cellulare non è una gran furbata, ma ormai la “rapina” sta andando a rotoli. Poi entra in banca una signora con un bambino in braccio, e Tami, la “rapinatrice” collega di Cerf, la aiuta reggendole il pupo e cantando una ninnananna.

A quel punto Cerf si rende conto che il piano è un disastro e ordina alla cassiera di rimettere a posto la cassetta di sicurezza. La cassiera, con aplomb straordinario, risponde che se la possono mettere a posto da soli e tira loro le chiavi. Tami scoppia a piangere e gli improvvisatissimi rapinatori scappano dalla banca. L’unico che ride, nell’auto con la quale fuggono in preda all’imbarazzo, è il collega più giovane, che già pregusta l’appuntamento con la cassiera della banca che ha appena rapinato.

Ed è così che Moran Cerf ha potuto combinare la rapina più sgangherata della storia e farla franca. Poi dicono che l’informatica è noiosa.

Articolo di Paolo Attivissimo

da Rete Tre – Moran Cerf, l’informatico pagato per rapinare le banche.

Categorie
Bufale Economia

Far di conto… impossibile?

il 22 novembre Il Fatto Quotidiano pubblicava un articolo dal titolo “Strozzati anche i benzinai low cost: il diesel raggiunge il prezzo della verde” http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/22/strozzati-anche-benzinai-cost-diesel-raggiunge-prezzo-della-verde/172348/
d

Nell’articolo venivano citati Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori che avrebbe detto che il costo ai consumatori è di 12 miliardi al mese in più per ogni centesimo di aumento…
12 miliardi di euro sono una cifra molto grossa, ma non ci facciamo spaventare dagli zeri e proviamo a fare un calcolo: 12 miliardi/ 1 centesimo al litro = 1’200 miliardi di litri!
Cos’è, consumiamo  1’200 miliardi di litri al mese? Farebbero 14’400 miliardi di litri l’anno oppure 40 miliardi di litri al giorno,,, ci vorrebbero 200 superpetroliere da 200’000 tonnellate che ogni giorno entrino nei nostri porti… e 2 milioni di camion cisterna che tutti i giorni facciano la spola per i distributori, domeniche comprese… chiunque con un breve calcolo si rende conto dell’incongruenza, ma non il giornalista. E nemmeno le decine di blogger che hanno ripreso e ripubblicato l’articolo lo segnalano, nonostante poche righe sotto sia riportato un dato di 45 miliardi… Un po’ di coerenza sarebbe chiedere troppo?

Luca Panzavolta, amministratore delegato Conad avrebbe dichiarato che “le accise hanno pesato per un valore di 3160 miliardi di euro l’anno”… cioè più di tutto il prodotto interno lordo italiano?? 😀
Se lo Stato avesse a disposizione un tale introito il debito pubblico sarebbe azzerato in un lampo!
l’amministratore prosegue indicando “che ogni anno vengono erogati 45 miliardi di litri di carburante”… beh, questo significa che le accise sono 3160/45= 70 euro al litro!! Complimenti, sono riusciti a fare un’altra figura barbina!
Spero che si sia solo persa una virgola e che il valore delle accise a cui si riferiva Panzavolta fosse di 31,6 miliardi, che sarebbe compatibile con un peso di 70 centesimo al litro.
Il problema è che dei tanti lettori del Fatto e degli altri blog pochissimi hanno segnalato l’incongruenza delle cifre che è duplice: sono sia incongruenti tra di loro all’interno dell’articolo sia incongruenti con la realtà esterna.

Il problema è che internet è piena di blogger che copiano ed incollano gli articoli sui loro siti o su Facebook senza neanche accorgersi di cantonate così enormi!
Una parte della colpa la potremo anche dare allo scarso peso che hanno le materie scientifiche e la matematica all’interno dei programmi scolastici, ma  il resto è certamente ascrivibile alla leggerezza con cui si inoltrano le catene di S. Antonio e si condividono notizie non verificate. Manca un filtro, una valutazione di verosimiglianza, di coerenza di ciò che si legge prima di ripeterlo. Colpa della religione che ci ha insegnato a non mettere in dubbio neanche le affermazioni più incredibili?
Mi ricorda il mio amico convinto che “al mondo ci sono sette donne per ogni uomo”  🙁


Categorie
Energia Scienze

Luce in bottiglia, che confusione!

Il settore dell’energia ed in particolare i progressi nelle tecnologie per il risparmio energetico sono spesso fonte di incomprensioni per i lettori e non solo: i mezzi di informazione fanno la loro parte nel confondere le idee ai lettori!  E’ solo colpa della scarsa importanza che si da alle scienze nella scuola italiana?
Questa notizia non fa eccezione: come potete verificare dai link e magari da una ricerca su google molti hanno frainteso il funzionamento di questo sistema.

bottiglie luminose

Di che si tratta? Di un buco circolare nel tetto da cui far entrare la luce.
In “edifici” come quelli delle favelas o degli slum non ci sono finestre semplicemente perché sono troppo costose e gli abitanti non possono permettersele. Di conseguenza l’interno è buio anche durante il giorno costringe a tenere accese delle lampadine con un peso notevole sulla bolletta. E nel frattempo fuori splende il sole!
Ecco quindi che basta forare il tetto in lamiera per far entrare luce sufficiente per cucinare, leggere o lavorare. Il lato negativo di questa semplice soluzione è che così come la luce entrano anche la pioggia ed il vento. Bisognerebbe tappare il foro con qualcosa di trasparente… come… una bottiglia di plastica!

L’invenzione consiste quindi nell’infilare una bottiglia di plastica in un foro circolare in cui resta incastrata e viene sigillata così da evitare l’ingresso delle intemperie. Ottimo!
A questo punto si sono scoperte alcuni problemi: l’aria all’interno della bottiglia si scalda e si raffredda e… cosa succede ad un gas che si scalda? Si espande! E quando si raffredda? Si contrae! Chiaramente dato che la bottiglia era chiusa l’aria non poteva aumentare liberamente di volume, ma la bottiglia non è rigidissima, quindi subiva un po’ di deformazione e questo non aiutava a mantenere l’impermeabilità. Inoltre la luce all’interno manteneva la direzione dei raggi del sole, quindi non illuminava uniformemente.

Il successivo miglioramento è stato quindi il riempimento con acqua: i liquidi infatti si espandono meno dei gas e quindi la bottiglia non si deforma più e poi a quelle latitudini le temperature non scendono mai sotto allo zero, quindi non c’è il problema che possa ghiacciarsi.
Inoltre l’acqua contribuisce a distribuire la luce uniformemente grazie alla diffrazione. Due problemi risolti in un colpo solo!

Si presentava però un altro problema: proprio a causa delle temperature elevate le alghe ed i microorganismi presenti nell’acqua proliferavano velocemente e la bottiglia diventava torbida lasciando passare meno luce. Stavolta la soluzione era chiara: bisognava aggiungere all’acqua qualcosa che non permetta la crescita delle alghe. Le alternative economiche sono ad esempio sale o candeggina e questo ha contribuito a mandare in confusione giornalisti e blogger che hanno parlato di “reazioni chimiche” e che hanno pensato che producessero luce anche dopo il calar del sole.

In qualche filmato vedrete che sopra ai tappi delle bottiglie viene infilata la scatoletta di un rullino fotografico o in altri casi viene spalmato del mastice. Perché? Perché la plastica non è tutta uguale: le bottiglie sono fatte di PET (PoliEtilene Tereftalato) che resiste alla luce del sole mentre i tappi, che per chiudere bene devono essere più morbidi, sono in Polipropilene che è molto più sensibile alla luce (in particolare ai raggi ultravioletti) e quindi viene protetto coprendolo.

 

Ed ecco qualche link: per uno che correttamente parla di luce del sole rifratta
http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/bottiglie-plastica-scarto-risorsa-illuminano-slum-nairobi_4986.html

ce ne sono almeno due che parlano di “reazione chimica”  http://forum.adunanza.net/threads/59113-Ecco-la-Luce-in-bottiglia

e purtroppo pare che questa sia la versione che circola di più sul web.
http://www.luca-mercatanti.com/2008/05/29/luce-in-bottiglia-senza-elettricita/

Il Corriere attribuisce l’invenzione ad un ingegnere del MIT http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_settembre_20/bottiglia-poveri-manila_dc8b3146-e36e-11e0-91c7-497ab41fbb63.shtml nonostante sia da decenni diffusa nei paesi poveri.

 

E da noi? Qualche entusiasta è riuscito ad affermare che si tratti di una innovazione capace di far risparmiare energia e denaro anche in Europa… Beh, ci sarebbe qualche problemino:
I nostri tetti normalmente non sono un semplice strato di lamiera
Le temperature scendono sotto lo zero
I nostri edifici sono in gran parte a più piani ed anche gli ultimi piani non sono generalmente mansardati
Inoltre… di solito abbiamo le finestre.

Ci sono però situazioni in cui portare all’interno la luce naturale può essere molto utile. In questi casi la versione occidentale ed adatta al nostro clima (e molto più costosa) sono i cosiddetti “solatube”: condotti in lamiera argentata che conducono la luce dall’esterno all’interno.

 

Categorie
Buonumore

Test di moralità

Ero felice!
Io e la mia ragazza eravamo fidanzati da un anno intero e finalmente avevamo deciso di sposarci. I miei genitori ci aiutavano in tutti i modi, gli amici ci incoraggiavano, e la mia ragazza… Beh, lei era uno schianto! C”era solo una cosa che mi preoccupava, e molto: sua sorella minore. La mia futura cognata aveva vent”anni, portava minigonne e magliette attillate e ad ogni occasione si chinava quando era davanti a me, mostrandomi le mutandine. Lo faceva sicuramente apposta, non capitava mai davanti ad altri.

Un giorno la sorellina mi chiamò e mi chiese di andare da lei a darle una mano a controllare gli inviti di nozze. Era sola quando arrivai. Mi sussurrò che di lì a poco sarei stato sposato e che lei provava per me dei sentimenti e un desiderio ai quali non poteva e non voleva resistere. Mi disse che avrebbe voluto far l’amore con me almeno una volta prima che io sposassi  sua sorella. Ero totalmente scioccato, non riuscivo a spiccicar parola.

Lei disse: “Ora vado al piano di sopra, nella mia camera da letto. Se te la senti, vieni su con me e io sarò tua!”
Ero stupefatto, bloccato dallo stupore, mentre la vedevo salire lentamente le scale. Quando raggiunse il piano superiore, si voltò, si sfilò le mutandine e me le lanciò contro. Rimasi là per un momento, poi presi la mia decisione: mi voltai e andai dritto alla porta d”ingresso, l’aprii ed uscii andando dritto verso la mia macchina. 
Il mio futuro suocero erà là che mi aspettava. Con le lacrime agli occhi, mi abbracciò e mi disse: “Siamo felici che tu abbia superato la nostra piccola prova! Non potevamo sperare in un marito migliore per nostra figlia. Benvenuto nella nostra famiglia!”

La morale di questa storia? Conservate sempre i preservativi in macchina! 

Originale inglese 

Categorie
Buonumore

morality test

Il test di moralità

I was happy. My girlfriend and I had been dating for over a year, and we decided to get married. My parents helped us in every way, my friends encouraged me. And my girlfriend? She was a dream!

There was only one thing bothering me, very much indeed. It was her younger sister. My prospective sister-in-law was twenty years of age, wore tight mini skirts, and low cut blouses. She would regularly bend down when near me and I got many a pleasant view of her underwear. It had to be deliberate.
She never did it when she was near anyone else.

One day little sister called and asked me to come over to check the wedding invitations. She was alone when I arrived. She whispered to me that soon I was to be married, and she had feelings and desires for me that she couldn’t overcome and didn’t really want to. She told me that she wanted to make love to me just once before I got married and became committed to her sister for life.

I couldn’t say a word. She said, “I’m going upstairs to my bedroom, and if you want to go ahead with it just come up and get me.” I was stunned. I was frozen in shock as I watched her go up the stairs. When she reached the top she pulled down her panties and threw them down the stairs at me.

I stood there for a brief moment, then turned and went straight to the front door. I opened the door and stepped out of the house and walked straight towards my car. I was surprised to find my future father-in-law standing outside. With tears in his eyes he hugged me and said, “We are very happy that you have passed our little test. We couldn’t ask for better man for our daughter. Welcome to the family.”

The moral of this story is:
                                    Always keep your condoms in your car.

 

Categorie
Scienze Superstizione

Perché le bufale sono pericolose

Sull’argomento ho pensato spesso di scrivere qualcosa, ma per ora riporto un articolo completo e con molti riferimenti del dott. Domenico Pasquariello: Perché le bufale sono pericolose. Buona lettura!

Perché le bufale sono pericolose

Oggi le bufale sono dovunque, in TV, sui quotidiani, nelle riviste, nei libri, ma prosperano sopratutto su internet. Le bufale sono false informazioni spesso diffuse allo scopo di ingannare la gente, ed una percentuale rilevante delle persone ci casca con facilità perché la maggior parte della gente è credulona ed ignorante in moltissime materie, oltre ad essere incapaci di informarsi seriamente o di controllare una affermazione.
Iniziamo subito precisando quelli che sono gli aspetti comuni a tutte le bufale:
– Attraverso le leggende e le bufale gli uomini esprimono inconsapevolmente i propri pregiudizi, gli odi, le paure, le proprie forti emozioni.
– Se si vuole creare una bufala di successo bisogna far leva sui sentimenti, sui pregiudizi, sugli odi, le paure.
I ciarlatani sono a conoscenza di questi aspetti e li sfruttano per inventare falsità di ogni genere, ovviamente senza farsi alcuno scrupolo.

Internet gioca un ruolo fondamentale nella diffusione delle bufale: su internet CHIUNQUE può scrivere QUALSIASI cosa e spacciarla per vera, presentandola magari in un sito web dall’aspetto serio, che oggi anche un ragazzino sa realizzare.
La grande maggioranza delle persone ritiene attendibile o quantomeno probabile qualsiasi articolo che legge in siti internet, soltanto per l’oscuro ragionamento secondo cui “internet è un mezzo di informazione attendibile” e quindi quello che è pubblicato su di esso è degno di fede o quantomeno degno di mettere seri dubbi nella testa di una persona.
Non è così, la più grande delle verità è che internet è un mezzo di informazione non attendibile ed è il principale mezzo usato per diffondere bufale di ogni tipo, è il luogo dove i ciarlatani abbondano, magari presentandosi sotto false sembianze di esperti in materia, ed è sopratutto il luogo dove si trovano bufale anche estremamente elaborate che hanno richiesto notevoli sforzi per essere costruite.
Ad esempio, molti complotti si sono diffusi perché le persone hanno trovato articoli scritti dai complottisti che riportavano dati e fatti manipolati o totalmente falsi, ma hanno erroneamente giudicato attendibili questi articoli e quindi hanno evitato di verificare le informazioni fatte e di informarsi seriamente in materia.

Le bufale hanno una influenza significativa sulla nostra società e danneggiano gravemente le persone perché:

– creano ed alimentano odio ingiustificato verso determinate persone, aziende, gruppi di potere, nazioni;

– mirano a creare un nemico da combattere;

– creano ed alimentano paure verso pericoli inesistenti;

– mirano a creare seguaci verso delle falsità nello stesso modo in cui si creano i seguaci per le sette religiose;

– mirano a spostare la forza della religiosità della gente verso la bufala supportata;

– provocano malattie mentali nei soggetti più deboli che credono davvero nelle assurdità della bufala, arrivando a causare un distacco dalla realtà davvero pericoloso;

– provocano forti stati di paranoia;

– compromettono gravemente la fiducia delle persone nei confronti del mondo scientifico e dei veri esperti;

– diffamano chi diffonde la realtà delle cose e combatte le bufale;

– spesso hanno il fine di portare soldi nelle tasche di un ciarlatano attraverso vendita di prodotti come libri e DVD, attraverso donazioni e visualizzazioni di annunci pubblicitari, ed anche con convegni a pagamento, arrivando perfino a consultazioni private a pagamento;

– istigano ed educano alla creduloneria ed al non verificare le affermazioni;

– diffondono ignoranza che viene continuamente ripresa;

– possono ridicolizzare la materia a cui appartengono;

– ridicolizzano e discreditano chi le diffonde, compreso il mezzo usato;

– provocano annebbiamenti alla ragione;

– quando toccano il campo medico provocano danni anche gravissimi alla salute delle persone e promuovono spesso pericolosi ciarlatani;

– istigano ed educano a spiegare le cose usando la fantasia;

– allontano le persone dai problemi reali e spingono molta gente a spendere tanto tempo nel diffondere le bufale invece di impiegare questo tempo nel combattere o approfondire i problemi reali;

– danno notorietà e potere ai ciarlatani;

– hanno spinto ad ammazzare e ferire delle persone;

– la diffusione delle bufale è tale che vengono riprese spesso anche dalla Tv e dai giornali;

– perfino personaggi che ricoprono cariche importanti sono stati raggirati dalle bufale, anche politici e professionisti;

E, se non contrastate, le bufale si diffondono velocemente come un virus pericoloso!

Inoltre, quando le bufale diventano un argomento per un’interpellanza al ministero dell’ambiente da parte di un ex ministro ai lavori pubblici, nonché segretario di un partito, la questione cessa di essere materia di barzellette (stile il matto che si crede Napoleone), e assume i connotati dell’emergenza sanità mentale pubblica.
Volete che la vostra vita, e quella dei miei figli e dei miei parenti e amici, sia decisa da chi crede a delle bufale o a qualsiasi cosa detta dal primo imbecille che apre un blog su Internet e pensa di saperne di più di tutti i tecnici di settore?
Perché le bufale e l’antiscienza sono un cancro. Se non li contrasti, permeano la società (in particolare i giovani) e portano la gente a fare scelte scellerate. Vi sta bene che il vostro governo scelga sulla base della credenza nelle bufale? Lo sapete che sono state fatte in Parlamento oltre dodici interrogazioni di parlamentari che sostengono che una bufala sia un fenomeno reale?

Siete a conoscenza del fatto che vengono stampati e distribuiti volantini di propaganda su bufale che terrorizzano la gente? E che dire di persone plagiate da bufale che stanno iniziando a fare denunce in merito presso la procura della repubblica?

Lo sapete che Hitler e Stalin perseguitarono, torturano ed uccisero milioni di persone a causa di una bufala in cui credevano?

Siete a conoscenza del fatto che ci sono persone che vivono male perché credono nelle bufale? E lo sapete che ci sono persone che a causa delle bufale provano odio feroce, paura, angoscia, disgusto, infelicità?

E vogliamo parlare della wikipedia italiana che viene sottoposta all’azione continua di persone che vogliono modificare le sue informazioni per adeguarle alle bufale in cui credono?

Lo sapete che da quando ho un sito anti-bufala su ufo, misteri e complotti mi arrivano regolarmente e-mail da persone che a forza di credere nelle bufale hanno finito per soffrire visibilmente di malattie mentali?

Ci sarebbe anche da parlare lungamente di tutti quei casi, anche recenti, in cui delle persone che sono cascate in bufale apocalittiche hanno ucciso, ferito o tentato di farlo, anche ai loro cari o a se stessi

Tutto ciò avviene non solo nelle note comunità-sette di sostenitori di bufale (si pensi ai famosi forum e siti internet), ma anche in luoghi diversi.
Facciamo qualche esempio.

I forum di internet dove si parla di misteri  sono spesso pieni di persone con deliri allucinatori di ogni tipo, c’è gente che vive con delle psicosi pazzesche perché crede in cose inesistenti.
Tralasciando le persone suggestionate dal paranormale che per una minima cosa cadono in uno stato allucinatorio, sono interessanti le discussioni dove quelli che credono nei complotti bufala continuano a ripetere sempre le stesse cose nonostante incredibilmente ci siano molte persone disposte a spiegare e dimostrare perché non hanno ragione. Anzi questi complottisti ignorano volutamente le spiegazioni che ricevono, come se fossero ritardati mentali, e perdono ore ed ore a ripetere le stesse cose incuranti degli sbugiardamenti e dei giusti insulti/svergognamenti che ricevono pubblicamente.
E così vanno avanti per mesi, anni, quotidianamente, instancabilmente! Insomma sono persone che a causa delle bufale sono diventate pazzoidi!

Questo è un esempio di come la delirante bufala dei microchip mentali ha spinto o in qualche modo influenzato un italiano a compiere un inutile omicidio:
http://www.newnotizie.it/2011/06/18/uccide-nonna-fidanzata-chip-controllano-la-mia-mente

e

http://www.pallequadre.com/2011/06/complottista-massacra-anziana.html

Questo è uno dei tanti esempi di come la wikipedia italiana è continuamente manipolata dai seguaci delle bufale per adeguarle alle loro credenze:
http://complottismo.blogspot.com/2011/09/wikipedia-e-11-settembre-vituzzu.html

Qui abbiamo gente che si barrica in casa per via di una bufala su unno tsunami apocalittico:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=908

Italiani che comprano bunker perché sono cascati nella bufala del 2012:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=845

Le bufale apocalittiche hanno condizionato un ragazzo di New York al punto che ha compiuto una strage:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=816

In Toscana a causa di una bufala, un parroco ha perso la testa ed ha distrutto una chiesa:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=738

Le bufale mediche sul web, alcune da omicidio colposo:
http://www.medicitalia.it/minforma/Medicina-legale-e-delle-assicurazioni/957/Le-bufale-mediche-sul-web-alcune-da-omicidio-colposo

Qui c’è un intero sito internet che documenta e smonta tutte le pericolose bufale mediche che vengono continuamente diffuse:

http://medbunker.blogspot.com

Le sette religiose nate sulla bufala del 2012:
http://www.queryonline.it/2011/07/05/il-2012-e-le-sette-nel-rapporto-del-miviludes/

Spara al collega perché non credeva in una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=607

Possibili suicidi di massa per la bufala del 2012:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=525

Vedova americana lascia tutti i suoi avere a deliranti ciarlatani:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=441

Quando le bufale sulle medicine uccidono:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=274463

Ragazzina di 14 anni si impicca perché impaurita da una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=384

Ragazzo di 24 anni si perde nel bosco per cercare gli UFO sul monte Amiata:

http://photobuster.blogspot.com/2011/10/otma-non-troppo-ecco-perche-i-fufologi.html

Un insegnante parla dei danni provocati dalle bufale ai suoi studenti:
http://leonardo.blog.unita.it/i-miei-studenti-a-scuola-di-apocalisse-1.277926

Madre tenta di uccidere le figlie perché impaurita da una bufala:
http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=511

Qualche piccolissimo esempio di come le bufale stanno creando un incredibile antisemitismo in tutto il mondo:
http://puntodidomanda.altervista.org/l’antisemitismo-tra-complotti-ignoranza-e-paura/

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=100&id=41371

Interrogazione parlamentare sulla bufala del signoraggio:
http://www.giornalettismo.com/archives/127884/di-pietro-e-la-bufala-del-signoraggio

Interrogazioni parlamentari sulla bufala delle scie chimiche:
http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2008/10/606-quali-interrogazioni-parlamentari-o.html

e
http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2008/10/605-se-e-tutta-una-bufala-come-mai-ci.html

Non importa se sei uno studioso, un politico, un giornalista: una bufala può provocare gravi danni al tuo cervello, ecco perché esistono persone apparentemente rispettabili che sostengono con forza delle bufale ridicole, e continuano a farlo nonostante vengono svergognati ripetutamente…..e continuano perfino a prendersi sul serio.
È anche vero che chi continua a sostenere con forza delle bufale, come dimostrano i fatti, riesce ad ottenere un vasto seguito su internet, riesce ad ottenere anche l’attenzione dei media tradizionali, e perfino dei politici.

Sarà un caso che i dittatori pazzoidi la pensano esattamente come i complottisti?
Secondo noi no.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=41538

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=21&sez=120&id=40383

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=39824

e
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=36562

e
http://www.focusonisrael.org/2011/09/23/ahmadinejad-onu-olocausto-negazionismo/

E tra l’altro questi articoli provano cosa accade quando un capo di stato crede in note teorie cospirative inventate dai complottisti, ed è l’ennesima dimostrazione che le bufale sono pericolose.

Non bisogna dimenticare di come le bufale ispirarono Hitler e Stalin, provocando milioni di morti:

http://antisemitismo.altervista.org/complotto_ebraico4.htm

Ecco qui di seguito un elenco di casi recenti in cui i media considerati seri, come i quotidiani, si sono fatti soggiogare dalle bufale ed hanno prodotto una pericolosa disinformazione nazionale contro gli ebrei e contro Israele:

http://antisemitismo.altervista.org/media_ed_israele.htm

Ci sono innumerevoli esempi di trasmissioni televisive, Rai e Mediaset, che pur di fare ascolti hanno proposto bufale di ogni tipo, spesso divulgando falsità che danneggiano le conoscenze dei telespettatori oppure che possono far spaventare la gente, ecco qualche esempio:

http://www.osservatorioapocalittico.it/?p=1153

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/2012-la-fiera-delle-scemenze-fa-vittime.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2010/09/voyager-e-gli-alberi-marziani.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2011/01/due-note-veloci-su-mistero.html

e

http://photobuster.blogspot.com/2011/09/comincia-mistero-tristero.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/03/voyager-blatera-di-complotti-lunari.html

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/2012-niente-fine-del-mondo-garantisce.html

e

http://www.giornalettismo.com/archives/65842/mistero-italia1-signoraggio-bufala/

e

http://attivissimo.blogspot.com/2009/11/apollo-20-missione-bufala.html

e

http://www.newfractals.net/giacobbo-i-fotoni-e-i-buchi-neri/

e

http://www.davidemaggio.it/archives/39723/cecchi-paone-contro-giacobbo-a-voyager-ha-diffuso-una-bufala-spaventosa-sul-2012-qualcuno-dovra-risponderne

e

http://www.youtube.com/watch?v=ZPzd5JvU39k

e

http://www.4shared.com/video/wgnmt-Lx/Striscia_la_Notizia_Mercoled_0.html

Lo stesso discorso vale anche per i telegiornali e per i quotidiani:

Le bufale sono talmente pericolose da soggiogare anche scienziati e premi nobel. Basti pensare al premio Nobel Dario Fo che supporta pubblicamente la bufala complottistica dell’11 settembre, come dimostrato in questo memorabile filmato di un documentario complottista:
http://www.youtube.com/watch?v=mhZ-jjYl64E

In cui incredibilmente afferma con forza l’assurdità che il buco al pentagono provocato dall’impatto è grande 5 metri. al fine di appoggiare la delirante e famosa tesi complottistica che il pentagono sia stato colpito da un missile e non da un aereo.
Tutto questo nonostante fin da subito furono pubblicamente disponibili le prove che il Pentagono fosse stato colpito proprio dall’aereo passeggeri dirottato dai terroristi. Tanto per citare qualche prova: ci sono diverse foto dello squarcio provocato dall’aereo che mostrano come sia enorme e quanto sia ridicola l’affermazione dei 5 metri, ci sono le foto dei resti dell’aereo e dei passeggeri sparsi intorno al luogo dell’impatto, ci sono i lampioni ai lati della grande strada che portava al Pentagono che furono decapitati dalle grandi ali dell’aereo che volava bassissimo, c’è perfino l’impronta del motore dell’aereo sopra la facciata del pentagono accompagnato ovviamente dai resti del motore poco distante, ed ovviamente ci sono tanti testimoni oculari che hanno visto l’aereo schiantarsi sul Pentagono.

Questo è un filmato molto chiaro di come i complottisti spingono le persone ad occuparsi dei problemi immaginari invece che di quelli reali:
http://www.youtube.com/watch?v=-wkTcnqA1R0

Ma qual è la situazione, ad esempio, del complottismo sull’11 settembre? Ebbene, è molto interessante, perché nonostante sia stato smontato mille volte, dopo 10 ANNI continua a riproporre le sue tesi deliranti.
Qui direte che non c’è nulla di strano, dato che questa è la caratteristica di tutti i falsi complotti e, più in generale, di tutte le bufale.
Il problema è che le bufale sono così pericolose da riuscire a sedurre anche i media e le fonti di informazione apparentemente seria, anche quelle pubbliche.
Facciamo qualche esempio di quello che accaduto nella sola prima metà di settembre 2011:

Il settimanale L’Espresso ha abbinato la rivista al DVD del film Zero, prodotto da Giulietto Chiesa e soci, che mette insieme una serie di affermazioni false o infondate e ricorre a espedienti cinematografici (un ridacchiante Dario Fo che mima un Boeing, cartoni animati che illustrano le fantomatiche difese antiaeree del Pentagono) nel tentativo di dare credibilità a teorie senza capo né coda.

La Storia Siamo Noi, programma di RAI Due condotto da Minoli, ha dedicato al medesimo argomento una puntata che ha sostanzialmente accreditato alcune tra le teorie complottiste più sconclusionate.
http://attivissimo.blogspot.com/2011/08/119-minoli-spalanca-le-porte-ai.html

Numerosi quotidiani hanno pubblicato articoli che mostrano di prendere in seria considerazione le medesime teorie, come il Manifesto, che in un articolo di Manlio Dinucci ha dato voce alle farneticazioni di Steven Jones, il professore di fisica colto più volte a mentire e a costruire prove false e che sostiene di aver dimostrato che Gesù Cristo visitò il Sud America.
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20110906/manip2pg/14/manip2pz/309466/

L’assalto ha interessato anche Wikipedia, dove un amministratore ha cancellato numerosi link che puntavano a siti di informazione anti-complottista (compreso questo blog) e ha messo in black-list (una specie di censura) i siti di Crono911 e di 11-settembre:

http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Attentati_dell%2711_settembre_2001#Crono911

Non sono mancati i soliti convegni dove si promuovono i complotti bufala, qualche volta con tanto di patrocinio di enti locali, come quello del comune di Vigevano:
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/09/07/news/convegno-sull-11-settembre-bocciato-dall-assessore-1.806716

Un noto avvocato italiano, ex giudice istruttore, sta preparando una denuncia al Tribunale internazionale penale dell’Aja per denunciare gli USA perché crede nelle bufale complottistiche sugli attentati dell’11 settembre:

http://affaritaliani.libero.it/roma/imposimato-denuncia-gl-usa-all-aja-sapevano-dell-11-settembre-10102011.html

Inoltre riporto dal GIORNALE del 13/09/2011, a pag. 12, la breve dal titolo “Minoli, l’11 Settembre e la crociata di Giovanardi”:
«Tesi deliranti»: così il sottosegretario alla Presidenza Carlo Giovanardi ha definito la ricostruzione dell’11 settembre resa durante il programma La storia siamo noi su RaiEducational. Per questo ha chiesto a Minoli e ai dirigenti Rai di riformulare il programma con un contraddittorio che smonti la tesi. La tragedia è stata rappresentata come una messa in scena: «Ho visto personalmente lo show e sono rimasto sbalordito- ha spiegato Giovanardi al Giornale – negano che un aereo si sia abbattuto sul Pentagono e insinuano che siano stati i governanti Usa a provocare il tutto per poter intervenire militarmente in Irak». Il sottosegretario ha chiesto alla Rai di rimediare al più presto con una puntata riparatrice.

E ci sarebbe da fare anche un’attenta riflessione sul comportamento dei complottisti e per la precisione dei “produttori” di complottismo, ossia di coloro che creano le teorie complottiste e producono film, libri, siti web, convegni, ricercando spasmodicamente visibilità su quello stesso “mainstream” che accusano di essere al soldo dei potenti e dei cospiratori.
Ai complottisti interessa solo la diffusione delle proprie teorie alla più larga fascia di pubblico possibile, evidentemente perché questo è il miglior sistema per commercializzare i propri prodotti o per diffondere le ideologie di riferimento.

Più in generale, il complottismo comporta molte problematiche inquietanti, non è formato solo da falliti che per sentirsi importanti agli occhi degli altri decidono di inventare o appoggiare delle storie attraenti.

Ad esempio, come sottolineato anche qui, una parte del complottismo si può spiegare così: i complottisti sono dei nullafacenti si chiedono perché devono lavorare e cercano ogni scusa possibile per guadagnare soldi da un manipolo di mentecatti e seguaci (con donazioni, pubblicità su siti internet, libri, DVD, gadget, ecc.).
I complotti sono nati spesso dalla mente malata di gente che non ha voglia di lavorare e sono stati assimilati da dei pazzi paranoici con manie di persecuzione e da menti deboli, uscite distrutte dal lavaggio del cervello del nullafacente di turno.
È come un brand, un business, una filiale lucrosa, un mercato di teorie deliranti che instillano la paranoia nelle persone rendendole schiave di una fiducia cieca nel loro guru che gli ha aperto gli occhi davanti l’inganno, e queste fiducia arriva a finanziare le “ricerche” del parassita.

Il problema è che questa multinazionale redditizia del complotto è basata sulla presa sulle menti deboli.
Questi soggetti spesso sono già paranoici di loro ma nella maggior parte dei casi accalappiano persone deboli, per ignoranza, propensione a credere a quello che si legge ecc, gli si fa il lavaggio del cervello e gli si spillano soldi.
Queste persone escono dalla propaganda complottista con una paranoia allo stato critico, e la paranoia porta a pensieri tutt’altro che civili e piacevoli.
Quando un complottista vi minaccia non lo fa perché è facile fare gli spacconi da dietro un monitor, ma lo fa perché è pazzo! Lo pensano veramente!

Se si considerano i complottisti degli sciacalli gli si fa un complimento!
Sono dei manipolatori di menti deboli, maestri nel creare persone frustrate e infelici che finiranno forse con fare del male a se stesso o a qualcun altro.
Instillano il germe della paranoia nei loro seguaci, li spingono ad agire con frasi infelici come “fermiamoli” e identificando un nemico da combattere, malvagio e sanguinario, da eliminare a tutti i costi pena la propria libertà

Adesso facciamo una domanda: complottista, sai che cosa stai facendo?
Ti rendi conto che i tuoi lettori stanno diventando paranoici?
Ti rendi conto che identificando persone innocenti come il nemico inciti questi paranoidi?
Ti rendi conto che i tuoi lettori vanno in giro a minacciare di morte quelli che identificate come nemici?
Ti rendi conto che le minacce di un paranoico sono un campanello d’allarme?
Ti rendi conto di che cosa stai facendo per un pò di notorietà o qualche spicciolo?

E ci sarebbe da fare discorsi simili per chi attraverso le bufale:

– cerca di promuovere cure mediche inutili o pericolose;

– cerca di convincere la gente a non utilizzare i vaccini;

– incita all’odio verso gli ebrei e verso Israele;

– tenta di sfruttare le tragedie;

– accusa ingiustamente intere categorie di onesti lavoratori o comunque persone innocenti;

– diffonde false informazioni storiche e scientifiche che danneggiano la cultura di chi ci crede;

– cerca di spaventare la gente con pericoli ed eventi catastrofici inesistenti;

– induce alla credulità ed al pericoloso pensiero medievale del “tutto è possibile”;

– ecc. ecc.

Insomma, dopo aver letto tutto quello scritto finora, siete ancora sicuri che le bufale non siano pericolose? E vi sembra normale che le istituzioni, gli enti scientifici e culturali non fanno assolutamente nulla per combattere le bufale?

CEIFAN
Centro di Indagine sui Fenomeni Anomali
diretto dal
dott. Pasquariello Domenico

http://ceifan.org